Il provvedimento amministrativo di demolizione e di irrogazione di sanzione pecuniaria, emesso ai sensi dell'art. 16 della legge regionale n. 15/2008 in relazione a un abuso edilizio, perde efficacia e interesse giuridico a seguito dell'intervento in autotutela dell'amministrazione che lo ha rimosso dal mondo giuridico, determinando l'improcedibilità del ricorso proposto avverso tale provvedimento per sopravvenuto difetto di interesse. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti, in ragione della rimozione dell'atto impugnato da parte dell'amministrazione. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, impedendo che il privato sia onerato di ulteriori costi processuali a fronte di un provvedimento amministrativo ormai privo di efficacia per l'intervento in autotutela dell'amministrazione. Tale principio si applica ogni qualvolta l'amministrazione rimuova l'atto impugnato, facendo venir meno l'interesse del ricorrente a una pronuncia nel merito.