Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4874 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:4874SENT

Massima

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Le scelte di pianificazione urbanistica, espresse negli strumenti generali di pianificazione, sono caratterizzate da ampia discrezionalità dell'amministrazione in ordine ai tempi, alle modalità di intervento sul territorio e alla destinazione di singole aree, in funzione delle concrete possibilità operative. Tali scelte non sono sindacabili in sede di giudizio di legittimità, salvo che non siano inficiate da errori di fatto, abnormi illogicità, arbitrarietà, irrazionalità o manifesta irragionevolezza, in relazione alle esigenze che si intendono concretamente soddisfare. L'amministrazione non è tenuta a fornire specifica motivazione in ordine alle scelte operate in sede di pianificazione, se non richiamando le ragioni di carattere generale che giustificano l'impostazione del piano. Le scelte pianificatorie non sono nemmeno condizionate dalla pregressa indicazione, nel precedente strumento urbanistico, di destinazioni d'uso edificatorie diverse e più favorevoli, con il solo limite dell'esigenza di una specifica motivazione a sostegno della nuova destinazione quando quelle indicazioni avevano assunto una prima concretizzazione in uno strumento urbanistico esecutivo, approvato o convenzionato, o quantomeno adottato e tale quindi da aver ingenerato un'aspettativa qualificata alla conservazione della precedente destinazione. Nella scelta dell'amministrazione riguardante la destinazione da imprimere a determinati lotti nell'ambito della redazione di un piano urbanistico generale, la posizione dei privati risulta recessiva rispetto alle determinazioni istituzionali, poiché il potere di pianificazione deve essere ricostruito come intervento degli enti esponenziali sul territorio, in funzione del suo sviluppo complessivo e armonico, e non può essere inteso solamente come un coordinamento delle potenzialità edificatorie connesse al diritto di proprietà. La mancata partecipazione dei soggetti competenti in materia ambientale (SCA) ovvero l'erronea o omessa considerazione dei pareri da questi espressi non ha in alcun modo inciso sulle scelte pianificatorie relative alla proprietà dei ricorrenti, e comunque tali pareri non sono vincolanti per l'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/08/2023

N. 04874/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03306/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3306 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati Marcello Russo, Alessandro Sanseverino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Crispano, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Orefice, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
la Citta' Metropolitana di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Vera Berardelli, Massimo Maurizio Marsico, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
l’Asl Napoli 2 …

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