Il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale adottato ai sensi dell'art. 14, comma 1, del d.lgs. n. 81/2008 può essere impugnato dal destinatario mediante ricorso amministrativo, la cui eventuale reiezione da parte dell'amministrazione competente è suscettibile di sindacato giurisdizionale da parte del giudice amministrativo. Tuttavia, il venir meno dell'interesse della parte ricorrente alla decisione nel merito della causa, sopravvenuto nel corso del giudizio, determina l'improcedibilità del gravame, con conseguente compensazione delle spese di lite, in considerazione dell'esito del contenzioso e della costituzione solo formale della pubblica amministrazione resistente. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a disporre l'oscuramento delle generalità e di qualsiasi altro dato idoneo ad identificare la parte ricorrente, a tutela dei diritti e della dignità della stessa.