Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10397 del 16 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10397PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare emesso dal giudice incompetente, successivamente trasmesso al giudice competente, può essere oggetto di riesame da parte del tribunale nel cui circondario ha sede l'ufficio del primo giudice, in quanto l'art. 309, comma 7, c.p.p. fornisce un'indicazione non derogabile di competenza. Tuttavia, l'interesse all'impugnazione di tale provvedimento è escluso qualora la misura sia stata confermata dal giudice competente, non potendo incidere sull'attuale status libertatis dell'indagato. L'interesse all'impugnazione può sussistere solo in funzione dell'eventuale successivo esperimento del procedimento per la riparazione per l'ingiusta detenzione, ai sensi dell'art. 314 c.p.p., ma tale rimedio è previsto solo per la custodia cautelare e non per altre misure coercitive, come l'obbligo di dimora disposto nel caso di specie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Mo. Mi. An. nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 21.9.2009 del Tribunale di Messina;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G., Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1) Con ordinanza in data 24 agosto 2009 il GIP del Tribunale di Messina applicava a Mo. Mi. An. la misura cautelare dell'obbligo di dimora ai sensi degli ar…

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