Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2522 del 18 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2522PEN

Massima

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Il metodo mafioso, quale elemento costitutivo del reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p., si realizza non solo attraverso la prova di specifici atti di violenza, ma anche mediante la dimostrazione della capacità potenziale dell'organizzazione di incutere timore nella collettività, desumibile sia da circostanze oggettive che dalla generale percezione dell'efficienza del gruppo criminale nell'esercizio della coercizione fisica, tale da determinare l'assoggettamento omertoso dei consociati. Ai fini dell'aggravante della disponibilità di armi prevista dal quarto comma dell'art. 416-bis c.p., è sufficiente che il gruppo o i singoli aderenti abbiano la disponibilità di armi, finalizzata al conseguimento degli scopi del sodalizio, essendo irrilevante la diretta detenzione o il porto delle stesse da parte di ciascun partecipe, purché ne sia consapevole o lo ignori per colpa. Quanto al ruolo direttivo nell'ambito dell'associazione mafiosa, esso spetta all'affiliato che, pur nell'ambito delle direttive impartite dai capi, esplica con autonomia la funzione di curare il coordinamento dell'attività degli altri aderenti, l'impiego razionale delle strutture e delle risorse associative, nonché di reperire i mezzi necessari alla realizzazione del programma criminoso, non essendo sufficiente il mero conferimento formale della qualifica da parte del gruppo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/02/2016 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA VESSICHELLI;
sentite le conclusioni del PG Dr. PIETRO GAETA: inammissibilita'.
Udito il difensore avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
Propone ricorso per cassazione (OMISSIS) avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Reggio Calabria in data …

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