Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24740 del 1 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:24740PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche quando finalizzata all'uso personale, integra il reato previsto dall'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, in quanto tale condotta, in ragione della sua attitudine a innescare un meccanismo di creazione di nuove disponibilità di droga, quantitativamente non predeterminate, presenta una maggiore pericolosità rispetto alla mera detenzione. Ai fini della punibilità, non rileva la quantità di principio attivo ricavabile nell'immediato, ma la conformità della pianta al tipo botanico previsto e la sua attitudine, anche per le modalità di coltivazione, a giungere a maturazione e a produrre la sostanza stupefacente, nell'obiettivo di scongiurare il rischio di diffusione futura della sostanza. Pertanto, la coltivazione domestica di sostanze stupefacenti, pur se finalizzata all'uso personale, non può essere considerata penalmente irrilevante, essendo comunque idonea a incrementare la disponibilità di droga, con conseguente pericolo di diffusione. Ciò anche in considerazione del fatto che la fattispecie in esame non consente di distinguere tra uso personale e finalità di spaccio, essendo la coltivazione comunque destinata ad accrescere la quantità di sostanza stupefacente esistente. Tuttavia, in ossequio al principio di offensività nella sua accezione concreta, deve essere verificata l'idoneità della condotta a porre effettivamente a repentaglio il bene giuridico tutelato, ovvero l'attitudine della piantagione a produrre, sia pure in misura minimale, l'effetto psicotropo oggetto della tutela penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Roma il 10/04/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SILVESTRI Pietro;
udito il Sostituto Procuratore Generale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che si e' riportato ai motivi di ricorso chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO<…

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