Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49497 del 29 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49497PEN

Massima

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Il diritto di cronaca e di critica non può essere esercitato in modo da ledere ingiustamente la reputazione altrui, attraverso la divulgazione di informazioni personali e giudiziarie non strettamente necessarie e pertinenti rispetto all'oggetto della comunicazione. L'utilizzo di espressioni offensive e stigmatizzanti, come il termine "pregiudicato", integra di per sé una lesione dell'onore, del decoro e della dignità della persona, anche in assenza di un intento diffamatorio specifico, qualora tali riferimenti siano del tutto estranei e ultronei rispetto alla questione amministrativa oggetto della segnalazione. Il diritto di cronaca e di critica, tutelato dall'art. 21 Cost., trova un limite nel rispetto della reputazione altrui, dovendo essere esercitato in modo proporzionato e con l'utilizzo di un linguaggio adeguato, senza eccedere nell'offesa gratuita della persona. La verità del fatto attribuito alla persona offesa, ai sensi dell'art. 596 c.p., comma 3, n. 2, non può essere invocata quando i riferimenti a precedenti penali risultino del tutto superflui e non necessari rispetto all'oggetto della comunicazione, configurando in tal caso una lesione ingiustificata della reputazione altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Cateri - Rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/03/2017 del GIUDICE DI PACE di FANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Mazzitelli Caterina;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa Picardi Antonietta che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza, emessa in data 10/03/2017, il Giudice di Pace di Fano condannava (OMISSIS) alla pena di Euro 4…

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