Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2022 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:2022SENT

Massima

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Il diniego di proroga del termine per l'inizio dei lavori edilizi non costituisce un provvedimento di secondo grado, ma una valutazione della sussistenza dei presupposti per la concessione di un ulteriore spatium temporis per avviare l'intervento, ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 16/2016. Tale valutazione deve tenere conto del fatto che la richiesta di proroga è successiva rispetto all'intervenuta modifica delle previsioni urbanistiche, per cui l'intervento non può più essere assentito, e che le esigenze finanziarie del titolare del permesso di costruire non possono costituire causa ostativa al legittimo esercizio del potere comunale in materia urbanistica ed edilizia. Pertanto, se il titolare del permesso non è in condizione di avviare per tali ragioni l'intervento una volta che sia decorso il termine per l'inizio dei lavori, egli deve sopportare le conseguenze della nuova disciplina che l'Amministrazione abbia ritenuto di imprimere all'area, come inequivocabilmente affermato dall'art. 6 della legge regionale n. 16/2016, che inibisce il rilascio di un provvedimento di proroga qualora i lavori da eseguirsi - e non iniziati - risultino in contrasto con i nuovi strumenti urbanistici. Inoltre, ai sensi dell'art. 6, quinto comma, della medesima legge regionale, il permesso decade con l'entrata in vigore di contrastanti previsioni urbanistiche, salvo che i lavori siano già iniziati e vengano completati entro il termine di tre anni dalla data di inizio. Pertanto, nel caso di specie, non si è in presenza di un provvedimento di secondo grado dell'Amministrazione, sicché non può farsi applicazione della disciplina di cui all'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990 in materia di revoca e indennizzo. Inoltre, non è intervenuta alcuna revoca della concessione edilizia e della convenzione, essendo il titolo edilizio semplicemente decaduto per il mancato inizio dei lavori entro il termine di legge, a seguito dell'intervenuta modifica della disciplina urbanistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/06/2023

N. 02022/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00734/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 734 del 2020, proposto da
Eco Beach S.r.l., rappresentata e difesa dall'avvocato Gaetano Silvestro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Motta Camastra, rappresentato e difeso dagli avvocati Gregorio Panetta e Luca Ardizzone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Luca Ardizzone in Catania, Via Vincenzo Giuffrida 2/B;

per la condanna

dell’Amministrazione intimata al pagamento della somma di € 81.010,86 a titolo di indennizzo ex art. 21-quinquies della legge n.…

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