Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10414 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:10414SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione edilizia in contrasto con le prescrizioni del piano regolatore generale, che subordina l'attività costruttiva alla previa adozione di uno strumento urbanistico attuativo, determina uno stato di incertezza giuridica che può legittimare l'intervento dell'autorità giudiziaria penale e amministrativa, con conseguente adozione di provvedimenti repressivi e sanzionatori, anche in caso di successiva approvazione di uno strumento urbanistico attuativo, non potendo quest'ultimo sanare retroattivamente l'originaria illegittimità del titolo edilizio. In tale ipotesi, il privato che abbia realizzato l'intervento edilizio sulla base di una concessione illegittima non può invocare la responsabilità della pubblica amministrazione per i danni subiti, in quanto il pregiudizio economico lamentato è riconducibile al suo concorso di colpa per aver realizzato l'opera senza verificare la conformità alla normativa urbanistica vigente, avvalendosi di professionisti qualificati. Inoltre, l'annullamento della concessione edilizia disposto da un'autorità amministrativa diversa dal comune, quale la regione, determina l'interruzione del nesso causale tra il danno e l'eventuale comportamento illegittimo del comune, in quanto quest'ultimo è vincolato ad adottare i provvedimenti repressivi conseguenziali all'annullamento del titolo edilizio, senza alcun margine di discrezionalità.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/10/2020

N. 10414/2020 REG.PROV.COLL.

N. 04899/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4899 del 2012, proposto da
Soc Ginevri S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)),Origoni,Grippo&Partners in Roma, via delle Quattro Fontane n.20;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via di Villa Pepoli, 4;

“per la condanna al risarcimento del danno del Comune” - art. 30 co. 5 cpa.

Visti il ricorso…

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