Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5559 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:5559SENT

Massima

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La domanda di condono edilizio, per essere accolta, deve riferirsi alle medesime opere oggetto di accertamento e di provvedimento sanzionatorio, essendo irrilevante l'eventuale erronea indicazione o qualificazione dell'opera nella domanda stessa. Pertanto, il diniego di condono è legittimo qualora la domanda risulti riferita a un'opera diversa da quella effettivamente realizzata, in quanto manca il presupposto dell'ultimazione dei lavori entro il termine previsto dalla legge e l'opera non rientra tra quelle sanabili. Inoltre, il provvedimento di demolizione è correttamente adottato quando l'opera realizzata, pur essendo diversa da quella indicata nella domanda di condono, risulta comunque priva del necessario titolo edilizio.

Sentenza completa

N. 05316/2006
REG.RIC.

N. 05559/2013 REG.PROV.COLL.

N. 05316/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5316 del 2006, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Soc Camar Srl, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis)), 26;

contro

Roma Capitale (già Comune di Roma), in persona del Sindaco pro tempore, costituita in giudizio, rappresentata e difesa dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura comunale in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale del Dirigente dell’Unità organizzativa t…

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