Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19112 del 7 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:19112PEN

Massima

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La confisca di prevenzione patrimoniale presuppone la sussistenza di una pericolosità sociale qualificata del proposto, la quale costituisce il fondamento e il limite temporale dell'ablazione. Pertanto, il giudice della prevenzione, una volta accertata l'esistenza di una sproporzione tra il patrimonio del soggetto e le sue capacità reddituali, deve verificare la correlazione temporale tra il momento di acquisizione dei beni da sottoporre a confisca e il periodo in cui si è manifestata la pericolosità sociale, potendo disporre l'ablazione soltanto per i beni acquisiti durante tale arco temporale. Ciò in quanto la pericolosità sociale del proposto rappresenta il presupposto ineludibile e la "misura temporale" dell'efficacia acquisitiva della confisca di prevenzione, la quale non può prescindere dal nesso di pertinenzialità tra il bene da confiscare e la pericolosità del soggetto che lo ha acquisito senza avere disponibilità reddituali o economiche giustificative. Ove la fattispecie concreta consenta di determinare il momento iniziale e finale della pericolosità sociale, saranno suscettibili di apprensione coattiva soltanto i beni ricadenti in tale perimetro temporale, mentre nel caso di pericolosità qualificata, che presuppone un consolidamento della intranea appartenenza alla consorteria criminale, il giudice potrà retrodatare logicamente l'inizio della pericolosità in base agli elementi istruttori acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 141/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 07/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RADDUSA BENEDETTO PATERNO;

lette le conclusioni del PG che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) propone tramite i difensori di fiducia ricorso per cassazione avverso il provvedimento con il quale la Corte di Appello di Palermo ha dato conferma al…

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