Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14002 del 7 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:14002PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel procedimento di prevenzione, può sindacare la motivazione del provvedimento impugnato solo nei casi di motivazione inesistente o meramente apparente, non essendo ammissibile il vizio di illogicità manifesta. Ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, è sufficiente che il giudice valuti la pericolosità sociale del proposto sulla base di elementi indiziari desumibili anche da procedimenti penali definiti con sentenza irrevocabile di assoluzione, purché idonei a giustificare il convincimento del giudice in ordine alla pericolosità sociale. Tuttavia, per l'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca, il giudice deve accertare che i beni da confiscare siano stati acquistati nell'arco temporale in cui si è manifestata la pericolosità sociale del soggetto, non essendo sufficiente la mera sproporzione reddituale. La confisca di prevenzione, infatti, presuppone una ragionevole presunzione che i beni siano stati acquistati con i proventi di attività illecite, ragion per cui il giudice deve delimitare cronologicamente il periodo di pericolosità sociale del proposto in correlazione all'acquisto dei singoli beni da sottoporre a confisca, al fine di assicurare il rispetto dei principi costituzionali in materia di proprietà privata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso il decreto n. 37/14 emesso il 07/03/2014 dalla Corte di appello di Reggio Calabria;
Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Alessandro Centonze;
Lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. Fimiani Pasquale, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto emesso il 07/03/2014 la Corte di appello di Reggio Calabria confermava il decreto emesso dal Tribunale di Reggio Cala…

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