Cassazione penale Sez. I sentenza n. 974 del 12 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:974PEN

Massima

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Il reato di minaccia o offesa all'onore di un superiore (art. 189 c.p.m.p.) o di un inferiore (art. 196 c.p.m.p.) commesso dal militare al di fuori dell'attività di servizio attivo e non obiettivamente correlato all'area degli interessi connessi alla tutela della disciplina militare rientra nella clausola di esclusione del reato prevista dall'art. 199 c.p.m.p. ("cause estranee al servizio e alla disciplina militare"). Tuttavia, quando la condotta è tenuta in ragione dell'attività di servizio, implicando interessi connessi alla tutela del servizio e della disciplina militare, ledendo il rapporto gerarchico e il prestigio richiesto dallo status, e strumentalizzando il rapporto di servizio, essa integra i reati di cui agli artt. 189 e 196 c.p.m.p. Ai fini della riforma di una sentenza assolutoria da parte del giudice di appello, fondata sulla valutazione di prove dichiarative ritenute decisive, è necessario procedere alla rinnovazione dell'istruzione dibattimentale attraverso l'esame dei soggetti che abbiano reso dichiarazioni sui fatti del processo, in applicazione del principio sancito dall'art. 6, par. 3, lett. d), CEDU, come interpretato dalla giurisprudenza della Corte EDU e delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/01/2016 della Corte militare di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Angela Tardio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale militare Dr. Rivello Pierpaolo, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
uditi per il ricorrente gli avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno chiesto l'accoglimento dei motivi del ricorso.

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