Il pubblico ufficiale che, in violazione di norme di legge e di clausole contrattuali, adotta un provvedimento amministrativo finalizzato a procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale a un'impresa appaltatrice, pur in assenza dei requisiti di legge per il subentro nel contratto, commette il reato di abuso d'ufficio. Tale condotta, caratterizzata dalla consapevolezza del pubblico ufficiale di agire in contrasto con l'interesse pubblico e a vantaggio di interessi privati, integra l'elemento soggettivo del dolo intenzionale richiesto dalla fattispecie, anche in presenza di rapporti personali di conoscenza e frequentazione tra il pubblico ufficiale e i soggetti beneficiari dell'atto. La sospensione del corso della prescrizione per legittimo impedimento dell'imputato deve essere limitata alla sola effettiva durata dell'impedimento, senza estendersi automaticamente per 60 giorni, al fine di garantire un equo bilanciamento tra le esigenze dell'imputato e quelle dell'esercizio della funzione giurisdizionale.