Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25607 del 9 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:25607PEN

Massima

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Il provvedimento di revoca di una misura di prevenzione patrimoniale, quale la confisca, può essere disposto solo in presenza di una "prova nuova" che sia in grado di determinare una decisiva incrinatura del corredo fattuale su cui si è fondato il provvedimento originario, in modo tale da dimostrare l'erroneità del giudizio di pericolosità sociale e di disponibilità diretta o indiretta dei beni in capo al proposto. La "prova nuova" deve essere sopravvenuta rispetto alla conclusione del procedimento di prevenzione, ovvero preesistente ma non deducibile per causa di forza maggiore o fatto del terzo, oppure materialmente "scoperta" successivamente, e non può consistere in elementi già considerati o deducibili nel precedente giudizio. Inoltre, la prova deve possedere il requisito della "dimostrativita'" ai fini dell'accertamento dell'errore di giudizio da rescindere, presentandosi come un fattore che determini una decisiva incrinatura del corredo fattuale sulla cui base si è pervenuti al giudicato oggetto di revisione. La valutazione preliminare circa l'ammissibilità della richiesta di revoca deve avere ad oggetto, oltre che l'affidabilità, anche la persuasività e la congruenza della prova nuova nel contesto già acquisito in sede di cognizione, attraverso una comparazione realistica con le prove esaminate. Tali principi, elaborati dalla giurisprudenza di legittimità in tema di revisione delle misure di prevenzione patrimoniali, trovano applicazione anche nel caso in cui il giudizio di pericolosità sociale sia stato formulato facendo riferimento alla fattispecie di cui all'art. 1, comma 1, lett. b), del d.lgs. n. 159 del 2011, relativa ai soggetti che vivono anche in parte con i proventi di attività delittuose, senza che possa rilevare, ai fini della revoca, il mero richiamo a principi affermati dalla Corte Costituzionale in una pronuncia successiva, ove tali principi risultino già recepiti dalla giurisprudenza di legittimità al momento della celebrazione del procedimento di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dalla Corte di appello di Genova il 14/10/2019;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dr. Pietro Silvestri;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa Tassone Kate, che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1.La Corte di appello di Genova ha rigettato la richiesta di revocazione, presentata ai sens…

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