Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40406 del 30 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40406PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, anche in posizione apicale di organizzatore, richiede la prova di un concreto e attuale contributo del soggetto agente al mantenimento e al rafforzamento della struttura criminale, desumibile da indicatori fattuali che, sulla base di regole di esperienza, attestino la sua stabile e organica compenetrazione nel tessuto organizzativo del sodalizio, con coscienza e volontà di farne parte e di contribuire al suo sviluppo illecito. Non è sufficiente la mera attribuzione formale di una qualifica direttiva o organizzativa, essendo necessario accertare che tale ruolo si sia effettivamente esplicato attraverso condotte dinamiche e funzionali ai fini criminosi dell'associazione. Pertanto, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per il delitto di associazione mafiosa, il giudice deve valutare in modo approfondito e concreto gli elementi indiziari, senza limitarsi a una mera elencazione descrittiva delle risultanze investigative, ma esponendo in modo chiaro e logico le ragioni per le quali ritiene sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari, confrontandosi adeguatamente con le deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. BASSI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 23/12/2013 del Tribunale di Reggio Calabria;

esaminati il ricorso, l'ordinanza impugnata e gli atti ostensibili;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore del ricorrente, av…

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