Consiglio di Stato sentenza n. 2919 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:2919SENT

Massima

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Il cessare della materia del contendere e la sopravvenuta carenza di interesse determinano l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, quando nel corso del giudizio amministrativo sopravvengono fatti che determinano la cessazione della materia del contendere o la sopravvenuta carenza di interesse per alcuni dei ricorrenti, il giudice deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso per tali parti, compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti. Questo principio si fonda sulla considerazione che, venuto meno l'interesse all'azione per alcune delle parti ricorrenti, il giudizio non può più proseguire utilmente nei loro confronti, essendo preclusa la possibilità di pronunciare una decisione di merito. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della controversia, e a compensare le spese di giudizio, in considerazione del venir meno della materia del contendere per fatti sopravvenuti. Tale principio si applica ogni qualvolta, nel corso di un giudizio amministrativo, intervengano fatti o circostanze che determinino il venir meno dell'interesse di una o più parti ricorrenti a proseguire il giudizio, rendendo così improcedibile il ricorso nei loro confronti. La compensazione integrale delle spese rappresenta in questi casi la soluzione equa, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello proposto da Ma. Be. ed altri, tutti rappresentati e difesi dall'avv.to Fe. Pa., ed elettivamente domiciliati presso lo stesso, in Ro., via Gi. An., n. 4;
contro
Ministero dell'università e della ricerca scientifica, in persona del Ministro pro tempore e Università degli studi di Si., in persona del Rettore pro tempore, costituitisi in giudizio, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato e domiciliato presso la stessa in Ro. via De. Po. n. 12;
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sezione III bis, n. 7128/2000;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio delle amministrazioni appellate;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive d…

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