Consiglio di Stato sentenza n. 3813 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:3813SENT

Massima

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La variazione della destinazione urbanistica di un'area, da attrezzature generali direzionali ad attrezzature generali commerciali, comporta una modifica rilevante dello strumento urbanistico comunale che incide sull'assetto del territorio, sulla viabilità e sulle dotazioni territoriali standard, con conseguente necessità di deliberazione del Consiglio comunale, ai sensi dell'art. 31, comma 6, delle NTA del PRG, al fine di valutare la presenza di comprovate esigenze di interesse generale. Tale variazione non può essere considerata una mera modifica della destinazione d'uso specifica, rientrante nella competenza della Giunta comunale, in quanto determina una trasformazione tendenzialmente stabile del territorio, con rilevanti effetti sull'indice di edificabilità, sui parcheggi e sulla viabilità, che richiedono l'esame e la valutazione dell'organo consiliare, quale unico titolare della competenza in materia di pianificazione urbanistica generale. Pertanto, la deliberazione del Consiglio comunale che nega l'approvazione di una proposta di variazione urbanistica di tale portata, non è viziata da difetto di motivazione, atteso che l'obbligo di motivazione in materia di pianificazione urbanistica può ritenersi assolto attraverso la pluralità di valutazioni contrarie alla declaratoria del pubblico interesse del progettato intervento, emerse nel corso del dibattito consiliare.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/05/2022

N. 03813/2022REG.PROV.COLL.

N. 08403/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8403 del 2021, proposto dalla società Saeco S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Liegi, n. 35b;

contro

il Comune dell’Aquila, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per l’Abruzzo (Sezione Prima) n. 74/2021, resa tra le parti.…

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