Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5866 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:5866SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale amministrativo è improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando il ricorrente, nelle more del giudizio, abbia conseguito il risultato sperato, rendendo così privo di utilità pratica l'accoglimento della domanda. In tali casi, il Giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso, compensando le spese di lite in considerazione della peculiarità della fattispecie. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando il ricorrente, nelle more del giudizio, abbia conseguito il risultato sperato, rendendo così priva di utilità pratica l'accoglimento della domanda. In tali ipotesi, il Giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in applicazione dei principi di economia processuale e di concentrazione del contenzioso, potendo compensare le spese di lite in ragione della peculiarità della fattispecie. La massima evidenzia come il venir meno dell'interesse del ricorrente, sopravvenuto nel corso del giudizio, determini l'improcedibilità del ricorso, in applicazione di principi processuali volti ad assicurare l'utilità pratica della decisione e l'efficienza dell'attività giurisdizionale. Ciò consente al Giudice di dichiarare l'improcedibilità, compensando altresì le spese di lite, ove la peculiarità del caso lo giustifichi.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/05/2017

N. 05866/2017 REG.PROV.COLL.

N. 05567/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5567 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis)), 99;

contro

Ministero della Giustizia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

dell’avviso del 15.04.13 pubblicato sul sito internet del Ministero, nella parte in cui il ricorrente non è stato ricompreso tra i candidati ammessi alla prova orale del concorso per esami a n. 200 posti di no…

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