La dichiarazione di sopravvenuta carenza di interesse da parte del ricorrente, valutata ai sensi dell'art. 84, comma 4, c.p.a., comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), c.p.a. Ciò in quanto la sopravvenuta mancanza di interesse alla decisione del ricorso, manifestata in modo univoco dal ricorrente, determina l'impossibilità di pronunciare una decisione di merito sulla controversia. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della natura della causa. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse rappresenta un principio consolidato nella giurisprudenza amministrativa, volto a garantire l'efficienza e la ragionevole durata del processo, evitando pronunce su controversie prive di utilità pratica per le parti.