Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40864 del 7 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:40864PEN

Massima

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Il danneggiamento commesso con violenza alla persona o con minaccia integra il reato di danneggiamento aggravato, a prescindere dalla sussistenza di un nesso di strumentalità tra la condotta violenta o minacciosa e l'azione di danneggiamento, in quanto la ragione dell'aggravante risiede nella maggiore pericolosità manifestata dall'agente nell'esecuzione del reato. Pertanto, la contemporanea imputazione di danneggiamento e lesioni personali rende manifesto che il fatto contestato consisteva in danneggiamento aggravato dalla violenza alla persona, il quale non è stato depenalizzato dalla nuova formulazione dell'art. 635 c.p. La sentenza di assoluzione per il reato di danneggiamento deve quindi essere annullata senza rinvio, con trasmissione degli atti al Procuratore della Repubblica competente per l'ulteriore corso del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. IASSILLO Adriano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Anna - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI MILANO;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 381/2016 GIUDICE DI PACE di MILANO, del 21/03/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/06/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VERGA GIOVANNA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MURA Antonio che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Ricorre per cassazione il Procurator…

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