Il proprietario o titolare di diritti reali o personali di godimento su un'area in cui sono stati rinvenuti rifiuti abbandonati da terzi non è automaticamente responsabile per la rimozione e lo smaltimento di tali rifiuti, ma lo è solo se la violazione è a lui imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agli accertamenti effettuati in contraddittorio con i soggetti interessati dagli organi preposti al controllo. Pertanto, l'ordinanza sindacale che impone al proprietario o titolare di diritti sull'area l'obbligo di rimozione e ripristino, senza aver previamente accertato la sua responsabilità soggettiva, viola il principio del contraddittorio procedimentale e il principio "chi inquina paga" di matrice eurounitaria, risultando illegittima. L'amministrazione deve svolgere un'adeguata istruttoria, in contraddittorio con i soggetti interessati, per accertare le effettive responsabilità soggettive prima di imporre gli obblighi di rimozione e ripristino, non potendo far gravare tali incombenti in via automatica sul proprietario o titolare di diritti sull'area.