Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25245 del 1 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:25245PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, eccede i limiti del proprio dovere d'ufficio e pone in essere condotte violente e lesive nei confronti di un soggetto sottoposto alla sua autorità, non può invocare la scriminante dell'adempimento di un dovere. L'uso della forza da parte dell'agente pubblico deve essere proporzionato e strettamente necessario alle esigenze di servizio, nel rispetto della dignità e dei diritti fondamentali della persona. Pertanto, l'agente che, durante una perquisizione o un'attività di contenimento di un detenuto, si renda responsabile di atti di violenza gratuita e sproporzionata, cagionando lesioni, risponde penalmente per il reato di lesioni personali, aggravato dall'abuso dei poteri e dalla violazione dei doveri inerenti alla pubblica funzione. La valutazione della legittimità dell'intervento e della proporzionalità della reazione dell'agente pubblico deve essere effettuata sulla base di un attento esame del complessivo quadro probatorio, senza che il giudice possa essere vincolato da una diversa ricostruzione dei fatti prospettata dalla difesa, ove questa non risulti adeguatamente supportata dagli elementi di prova acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MOROSINI E. M. - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/05/2021 della CORTE di APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Elisabetta Maria Morosini;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona dell'Avvocato generale Dr. Fimiani Pasquale, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Genova ha confermato la cond…

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