Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5499 del 4 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5499PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando, anche in epoca successiva all'entrata in vigore della relativa norma incriminatrice, l'agente pone in essere una condotta abituale di minacce, molestie e pedinamenti idonea a cagionare nella vittima uno stato di ansia e paura, con alterazione delle sue abitudini di vita, a prescindere dalla sussistenza di un pregresso quadro patologico. Il dolo richiesto è di tipo generico, essendo sufficiente la consapevolezza dell'idoneità delle condotte a produrre gli eventi alternativamente previsti dalla norma, senza necessità di una preordinazione delle stesse. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e attendibili dal giudice di merito, possono costituire prova sufficiente ai fini dell'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri esterni, salvo il caso in cui la persona offesa si sia anche costituita parte civile. Il reato di atti persecutori esclude la configurabilità del diverso reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in quanto la condotta dell'agente è connotata da una chiara finalità persecutoria e non dal mero intento di far valere un proprio diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/02/2018 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. FIMIANI Pasquale, che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza del 20 febbraio 2018 la Corte di Appello di Bologna, in riforma d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.