Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13051 del 21 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:13051PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando l'imputato, nel corso di un intervento di polizia finalizzato a far cessare un disturbo della quiete pubblica, oppone una violenta reazione fisica agli operanti, anche mediante l'utilizzo di un coltello, senza che possa trovare applicazione la scriminante dell'atto arbitrario. Infatti, l'intervento dei Carabinieri, motivato dall'esigenza di accertare il reato di disturbo della quiete pubblica a seguito di segnalazione dei vicini, rientra nei poteri di polizia giudiziaria previsti dalla normativa antidroga, essendo l'imputato noto per precedenti giudiziari in materia di stupefacenti. La reazione violenta dell'imputato, consistita in spintoni, minacce con un coltello e tentativo di aggredire gli operanti, integra pertanto il reato di resistenza a pubblico ufficiale, non potendo essere giustificata dalla scriminante dell'atto arbitrario, in quanto l'intervento dei Carabinieri era legittimo e rientrava nei loro doveri d'ufficio. La pena inflitta, seppur ridotta in appello, risulta congrua in relazione alla gravità della condotta tenuta dall'imputato nel contrastare l'attività di polizia giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA F. P. - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 168/2010 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 07/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per la inammissibilita';

Udito il difensore avv. (OMISSIS) che si riporta alle conclusioni del ricorso.

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