Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17814 del 4 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:17814PEN

Massima

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Il denaro in possesso dell'imputato, anche se provento di precedenti cessioni di sostanze stupefacenti, non può essere confiscato quando il reato contestato sia la mera detenzione a fini di spaccio, in quanto tale somma non costituisce il profitto del reato in esame e non sussiste un nesso di pertinenzialità con l'attività illecita. La confisca del denaro è pertanto legittima solo quando vi sia un collegamento diretto tra la somma e il reato di spaccio contestato, non essendo sufficiente la mera presunzione di provenienza illecita basata su elementi come lo stato di clandestinità dell'imputato o l'assenza di redditi leciti. Il giudice deve motivare adeguatamente sulla sussistenza di tale nesso di pertinenzialità, non essendo ammesse presunzioni in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/09/2021 del GIP TRIBUNALE di ASTI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIOVANNI FRANCOLINI
letta la requisitoria scritta del Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dr. ZACCO FRANCA, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata limitatamente alla disposta confisca.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 7 settembre 2021 il Giudice…

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