Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47771 del 22 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:47771PEN

Massima

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Il deterioramento doloso di un bene mobile sottoposto a pignoramento, da parte del proprietario e custode del bene, integra il reato di cui all'art. 388, comma 4, c.p., il cui termine di prescrizione, pari a sette anni e mezzo, può essere sospeso per periodi di tempo determinati, in applicazione dei principi di favor rei e di continuità della giurisdizione, senza che ciò comporti la violazione del diritto di difesa dell'imputato, il quale ha comunque la possibilità di far valere l'eventuale estinzione del reato per prescrizione maturata dopo la sentenza di secondo grado. Inoltre, la certezza dell'identità del bene deteriorato con quello sottoposto a pignoramento può essere raggiunta attraverso un accertamento condotto nel rispetto delle garanzie processuali, senza che ciò comporti l'automatica esclusione della responsabilità penale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. CA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 5263/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 13/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

udito il P.G. in persona del Dott. RIELLO Luigi che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' estinto il reato per prescrizione.

FATTO

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