Il ricorrente, avendo dichiarato di non avere più interesse alla decisione del ricorso, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lettera c), del Codice del processo amministrativo. Ciò in quanto, venuto meno l'interesse del ricorrente alla decisione della controversia, il giudizio amministrativo non può proseguire, essendo il requisito dell'interesse a ricorrere un presupposto indefettibile per l'esercizio dell'azione. La declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse è pertanto la conseguenza naturale del venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione della controversia, in applicazione del principio per cui l'interesse a ricorrere deve permanere per tutto il corso del giudizio. Le spese del giudizio sono compensate tra le parti, in considerazione delle oscillazioni giurisprudenziali che hanno riguardato la questione oggetto di causa.