Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 46823 del 12 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46823PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti si configura quando vi sia la prova di un accordo criminoso tra più soggetti, volto alla commissione di una serie indeterminata di reati di detenzione e spaccio di droga, con la permanenza del vincolo associativo tra i partecipanti, i quali, anche al di fuori dei singoli reati programmati, assicurino la propria disponibilità duratura ed indefinita nel tempo al perseguimento del programma criminoso del sodalizio. Tale vincolo associativo può essere desunto anche dalla prova della commissione, in concorso con gli altri partecipi, dei reati-fine, che integra gravi, precisi e concordanti indizi in ordine alla partecipazione al reato associativo, superabili solo con la prova contraria che il contributo fornito non è dovuto ad alcun vincolo preesistente con i correi. Ai fini della consumazione del delitto di acquisto e cessione di sostanza stupefacente non è necessario che la droga sia materialmente consegnata all'acquirente, essendo sufficiente che si sia formato il consenso delle parti contraenti sulla quantità e qualità della sostanza e sul prezzo della stessa. La determinazione della misura della pena tra il minimo e il massimo edittale rientra nell'ampio potere discrezionale del giudice di merito, il quale assolve il suo compito anche se abbia valutato globalmente gli elementi indicati nell'articolo 133 c.p., senza necessità di una specifica motivazione tutte le volte in cui la scelta del giudice risulta contenuta in una fascia medio-bassa rispetto alla pena edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe - Presidente

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - rel. Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), n. in (OMISSIS);

2. (OMISSIS), n. in (OMISSIS);

3. (OMISSIS), n. in (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del 9/10/2013 (n. 2508/13);

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Fausto Izzo;

udite le conclusioni del Procuratore Generale, Dott. Cedrangolo Oscar, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso dei primi due imputati ed il rigetto del ricorso del terzo imputato;

udite le conclusioni dell&…

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