Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46515 del 14 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:46515PEN

Massima

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La confisca di un bene può essere disposta in sede di misure di prevenzione patrimoniale quando vi sia una evidente sproporzione tra il valore del bene acquisito e i redditi dichiarati dal soggetto, senza che sia necessario accertare la provenienza illecita del denaro utilizzato per l'acquisto. Spetta al soggetto interessato fornire la prova della legittima provenienza dei mezzi finanziari impiegati per l'acquisto, anche mediante l'esibizione di documentazione bancaria attestante i flussi monetari degli anni precedenti l'acquisto; la mera affermazione di aver svolto attività economica, priva di riscontri probatori, non è sufficiente a giustificare la sproporzione tra redditi dichiarati e valore del bene acquisito. La valutazione della corte di merito in ordine alla sussistenza di tale sproporzione è incensurabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivata, non essendo ammissibili censure relative ai vizi della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE ((omissis)) del 30/09/2 -

Dott. BEVERE ((omissis)) SENTE -

Dott. BRUNO Paolo A. Consigliere N. 1 -

Dott. VESSICHELLI ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo rel. Consigliere N. 12133/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. PI. FI. , N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 148/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 01/12/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

lette le conclusioni del PG Dott. IZZO Fausto, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Di. Pi. Fi. propone ricorso per c…

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