Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35124 del 28 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:35124PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La confisca prevista dall'art. 12-sexies del D.L. n. 306 del 1992 può essere disposta dal giudice dell'esecuzione anche in relazione a beni acquisiti successivamente alla sentenza di condanna, a prescindere da qualsiasi nesso di pertinenzialità o cronologico con i reati contestati, essendo sufficiente l'accertamento di una sproporzione tra il valore dei beni e la capacità reddituale del condannato o del suo nucleo familiare. L'onere probatorio grava sul destinatario del provvedimento ablatorio, il quale deve fornire una giustificazione plausibile e documentata circa la legittima provenienza del patrimonio, non essendo sufficiente l'allegazione generica di donazioni o risparmi accumulati. Il giudice dell'esecuzione, nel valutare la sussistenza della sproporzione, deve considerare non solo il reddito dichiarato dal condannato, ma anche quello dell'intero nucleo familiare e la disponibilità di risparmi, senza limitarsi ai singoli acquisti, potendo estendere la confisca a tutti i beni ritenuti di illecita provenienza in base a un giudizio complessivo sulla capacità economica del soggetto e dei suoi congiunti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PR. MA. IM. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 56/2009 CORTE ASSISE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 19/05/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. VITO MONETTI, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 19 maggio 2010 la Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rigettato l&#x…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.