Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4699 del 3 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4699PEN

Massima

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Il reato di diffamazione a mezzo stampa si estingue per effetto della remissione di querela da parte della persona offesa, con conseguente annullamento senza rinvio della sentenza di condanna e condanna del querelato al pagamento delle spese del procedimento. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la remissione di querela, debitamente documentata, determina l'estinzione del reato di diffamazione a mezzo stampa, indipendentemente dalla valutazione del merito della condotta diffamatoria e dell'elemento soggettivo dell'imputato. Tale principio si fonda sulla natura privatistica del reato di diffamazione, che consente alla persona offesa di rinunciare all'azione penale attraverso la remissione di querela, facendo venir meno la punibilità della condotta. La Corte ha quindi ritenuto preminente l'interesse della persona offesa a definire la controversia in via privata, rispetto all'interesse pubblico alla punizione del reato, in applicazione del principio di tassatività delle cause di non procedibilità previste dalla legge. La massima esprime pertanto il consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui la remissione di querela determina l'estinzione del reato di diffamazione a mezzo stampa, con conseguente annullamento della sentenza di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FU. LI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/01/2008 CORTE APPELLO di TRIESTE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

udito il S. P. G., di GALASSO A.;

udito il difensore, avv. RAPPUGLIA T., in sost. Avv. DE BENEDICTIS, per FU. .

RITENUTO IN FATTO E DIRITTO

1 - FU. Li. ha proposto ricorso per inosservanza dell'…

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