Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17005 del 23 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:17005PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso sussiste anche quando il contributo del concorrente, pur non essendo condizione necessaria per la realizzazione del reato, si manifesta in un comportamento idoneo a rafforzare il proposito criminoso o ad agevolare l'opera degli altri concorrenti, aumentando così la possibilità di commissione del reato. L'appartenenza dell'autore materiale del reato ad un'associazione mafiosa rende operante l'aggravante di cui all'art. 628, comma 3, n. 3 c.p. anche nei confronti dei concorrenti non appartenenti all'associazione, qualora essi fossero a conoscenza di tale appartenenza. Il mancato riconoscimento dell'attenuante del risarcimento del danno è legittimo quando la somma offerta, pur accettata dalla persona offesa, risulta non congrua in relazione alla gravità del fatto, caratterizzato da reiterate minacce di morte e dalla manifestazione della matrice mafiosa della richiesta estorsiva. Il diniego della prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti diverse da quella di cui all'art. 7 della L. n. 203/1991 è adeguatamente motivato con riferimento alla gravità oggettiva dell'azione, maturata in un contesto mafioso e ai danni di un soggetto già vessato da gruppi criminali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2119/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 03/12/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi.

udito, …

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