Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per omicidio colposo non può essere affermata in presenza di una situazione di fatto caratterizzata da elementi di incertezza e contraddittorietà tali da non consentire di escludere con certezza la configurabilità di un caso fortuito. Ciò in quanto, in ambito penale, non trovano applicazione i criteri di valutazione della responsabilità civile previsti dall'art. 2054 c.c., che prevedono un'inversione dell'onere della prova e una presunzione di corresponsabilità, incompatibili con i principi che regolano l'onere della prova nel processo penale. Pertanto, ove gli elementi di fatto accertati non permettano di collegare un sia pur minimo grado di colpa dell'imputato all'evento, con elevata probabilità causale, deve trovare applicazione il disposto dell'art. 530, comma 2, c.p.p. e l'imputato deve essere assolto perché il fatto non costituisce reato.