Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27675 del 14 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27675PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza che ha respinto la richiesta di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con altra meno afflittiva, è tenuto a verificare la congruità e la logicità della motivazione adottata dal giudice di merito in ordine alla permanenza delle esigenze cautelari eccezionali, senza poter sindacare nel merito le valutazioni discrezionali compiute, salvo l'ipotesi di vizi logici o di travisamento dei fatti. Pertanto, il ricorso è dichiarato inammissibile qualora il giudice di legittimità accerti che il giudice di merito abbia adeguatamente considerato tutti gli elementi dedotti dal ricorrente, senza incorrere in contraddizioni o illogicità argomentative, non potendosi in tale sede procedere a un nuovo controllo di merito sulla sussistenza delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMESSO);

contro l'ordinanza 1 febbraio 2011 del Tribunale di Palermo;

Udita la relazione del Consigliere Dott. Agro' ((omissis));

Udito il P.G. Dott. SPINACI Sante che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con l'ordinanza indicata il epigrafe il Tribunale di Palermo ha respinto l'appello di (OMESSO) contro il rigetto della sostituzione della misura dell…

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