Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5602 del 14 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:5602PEN

Massima

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Il reato associativo finalizzato al traffico internazionale di stupefacenti si configura anche quando una parte rilevante dell'attività criminosa sia stata commessa nel territorio nazionale, a prescindere dal fatto che altra parte sia stata realizzata all'estero, in quanto il reato si considera commesso nel territorio dello Stato anche nel caso in cui sia stata posta in essere una qualsiasi attività di partecipazione da parte di uno dei concorrenti, a nulla rilevando che tale attività parziale non rivesta in sé carattere di illiceità, dovendo la stessa essere intesa come frammento di un unico ed inscindibile "iter" delittuoso. Ai fini dell'individuazione del giudice competente per territorio, qualora non sia possibile determinare il luogo di inizio della consumazione del reato associativo, si deve fare riferimento al luogo di commissione del reato connesso meno grave, e solo quando ciò non sia possibile, si applica il criterio residuale della competenza del giudice del luogo in cui è stata iscritta per prima la notizia di reato. I gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo possono desumersi da un complesso di elementi probatori, quali le intercettazioni telefoniche, i servizi di appostamento e i contatti tra gli indagati, che dimostrino la consapevolezza degli stessi di far parte di un'organizzazione criminale finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, anche in assenza di una loro partecipazione diretta a specifici episodi delittuosi. Le esigenze cautelari, ai fini della custodia in carcere, possono essere ritenute sussistenti sulla base di elementi indicativi di un'elevata professionalità e spregiudicatezza degli indagati nel settore del narcotraffico, quali i contatti con narcotrafficanti internazionali e il tentativo di proseguire l'attività illecita nonostante il fallimento di un precedente episodio di importazione di droga, a prescindere dalla mancanza di precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

2. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

3. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 26/08/2011 del Tribunale di Bologna;

Visti gli atti, l'ordinanza ed i ricorsi;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Ceppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto;

uditi i difensori avv.t…

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