Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5641 del 5 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:5641PEN

Massima

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Il giudice è tenuto ad applicare l'aumento di pena per la recidiva nella misura fissa di due terzi della pena base, senza alcuna discrezionalità, ai sensi dell'articolo 99, comma 4, ultimo periodo, del codice penale, come modificato dalla legge n. 251 del 2005. Pertanto, l'erronea applicazione di un aumento inferiore comporta l'annullamento della sentenza nella sola parte relativa alla determinazione della pena, al fine di procedere alla sua corretta rideterminazione secondo il predetto criterio normativo inderogabile. Il principio di legalità e di tassatività della pena impone al giudice di commisurarla in modo rigoroso e vincolato alle previsioni legislative, senza margini di discrezionalità, al fine di garantire il rispetto del principio di uguaglianza e di proporzionalità della sanzione penale. La corretta applicazione della disciplina sulla recidiva, quale circostanza aggravante obbligatoria, costituisce un presupposto imprescindibile per l'esercizio della funzione giurisdizionale in materia penale, essendo funzionale alla realizzazione di un sistema sanzionatorio coerente e razionale, improntato ai principi di determinatezza e di prevedibilità della pena. L'inosservanza di tali criteri normativi, determinando un vizio nella motivazione della sentenza, comporta l'annullamento della stessa limitatamente alla parte relativa alla quantificazione della pena, al fine di consentirne la riformulazione in conformità alle prescrizioni di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Milano;

nel procedimento penale a carico di:

Vo. Gi., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza 24/7/2006 del Tribunale di MONZA;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore General…

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