Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9839 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:9839SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il piano di massima occupabilità, adottato dal Municipio nell'ambito della Città Storica ai sensi dell'art. 4 bis, comma 4, della deliberazione del Consiglio Comunale n. 119 del 2005 e successive modificazioni, costituisce uno strumento di pianificazione generale volto a disciplinare in modo omogeneo le occupazioni di suolo pubblico, contemperando gli interessi pubblici relativi alla circolazione, igiene, sicurezza, estetica, ambiente e tutela del patrimonio culturale, senza che sia necessario garantire la partecipazione procedimentale dei singoli operatori commerciali interessati, in quanto l'adozione di tale piano rientra nell'attività amministrativa diretta all'emanazione di atti di pianificazione e programmazione, per i quali l'art. 13 della legge n. 241 del 1990 esclude l'applicazione delle norme sulla partecipazione. L'individuazione delle aree concedibili e la determinazione dei relativi limiti dimensionali devono essere effettuate dalla Commissione tecnica appositamente istituita, sulla base di criteri tecnici predefiniti e volti a garantire il contemperamento degli interessi pubblici coinvolti, senza che sia necessaria l'acquisizione di specifici pareri obbligatori, essendo sufficiente la presenza in seno alla Commissione dei rappresentanti degli organi che avrebbero dovuto esprimerli. La disparità di trattamento tra aree adiacenti ed omogenee, derivante dall'applicazione di piani di massima occupabilità adottati da diversi Municipi nell'ambito della Città Storica, non è censurabile in quanto presuppone l'identità delle situazioni di fatto e di diritto, circostanza che deve essere esclusa nel caso di specie. Infine, la legittimazione a contestare profili di illegittimità relativi alla regolarità contabile degli atti è riservata ai soli soggetti titolari di una posizione qualificata, non essendo sufficiente la mera differenziazione della posizione rispetto alla generalità dei consociati.

Sentenza completa

N. 02328/2013
REG.RIC.

N. 09839/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02328/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2328 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Il Piccolo dal 1980 Srl, Belli & Brilli Srl, Abbey Srl, Sedima Srl e Annalisa Polo, rappresentate e difese dagli avvocati Michela Guidoni e Pier Paolo Polese, con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, via Girolamo Savonarola, 39;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Sergio Siracusa, con domicilio eletto presso l’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della deliberazione C.M. n. 28 del 28 dicembre 2012 del Municipio Rom…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.