Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49870 del 21 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:49870PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento in occasione di una tentata fuga di massa da un centro di identificazione ed espulsione può essere ritenuto sussistente anche in assenza di una chiara individuazione della condotta materiale di ciascun partecipante, qualora gli elementi indiziari complessivamente valutati dimostrino che la condotta violenta e distruttiva fosse preordinata e condivisa dai soggetti coinvolti, i quali, pur non avendo necessariamente preso parte a tutti gli atti di violenza, abbiano comunque contribuito consapevolmente all'azione comune finalizzata alla realizzazione della fuga. Tuttavia, tale valutazione non può fondarsi su mere congetture o ipotesi di preordinazione, ma deve essere sorretta da elementi probatori che rendano tale ricostruzione l'unica plausibile, escludendo ragionevoli alternative, come l'ipotesi che almeno parte dei soggetti internati non avesse programmato la fuga e avesse semplicemente approfittato delle condizioni favorevoli create da altri. Inoltre, l'individuazione della responsabilità penale di ciascun concorrente non può prescindere dalla verifica della sussistenza di indizi sufficienti in relazione alla sua specifica condotta, non essendo sufficiente la mera partecipazione all'azione comune.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BOLOGNA;

Nei confonti di:

(OMISSIS) N. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3444/2012 TRIBUNALE DEL RIESAME DI BOLOGNA del 29/06/2012;

visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. TINDARI BAGLIONE che ha concluso chiede…

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