Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37519 del 14 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37519PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può legittimamente fondare il proprio giudizio sull'utilizzazione di atti di indagine compiuti all'estero dalla polizia straniera, senza che sia necessario l'accertamento della regolarità delle procedure seguite dall'autorità straniera, vigendo una presunzione di legittimità dell'attività svolta all'estero, la cui verifica spetta al giudice del Paese ove tali atti sono stati compiuti. L'articolo 729-bis, comma 2, c.p.p., che subordina l'utilizzazione di tali atti all'acquisizione di una attestazione di provenienza e autenticità, non può vanificare la regola generale di cui al comma 1 dello stesso articolo, riguardando tale disposizione aspetti diversi dalla formulazione della rogatoria. Inoltre, il giudice di merito può legittimamente ritenere sussistente l'aggravante della agevolazione mafiosa sulla base di elementi indiziari, quali le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che indichi il legame del soggetto con la cosca mafiosa, nonché l'emissione di una precedente ordinanza cautelare per il reato associativo finalizzato al traffico di stupefacenti, al fine di procurare risorse economiche e fonti di approvvigionamento alla medesima organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 3/5/2021 del Tribunale di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Dall'((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la ordinanza in epigrafe il…

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