Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51225 del 30 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:51225PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento cautelare, deve verificare che essa sia effettiva, non manifestamente illogica e internamente coerente, senza poter rileggere gli elementi di fatto posti a base della decisione o adottare nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti. Il "fatto nuovo" rilevante ai fini della revoca o sostituzione della misura cautelare deve costituire un elemento di sicura valenza sintomatica in ordine al mutamento della situazione apprezzata all'inizio del trattamento cautelare, non potendo rilevare il mero decorso del tempo o il bilanciamento con la valutazione in melius operata nei confronti di coimputati. L'applicazione di una misura meno afflittiva nei confronti di un coimputato non costituisce di per sé un "fatto nuovo" idoneo a consentire la revoca o sostituzione della misura cautelare, essendo necessaria un'analitica e specifica motivazione in ordine all'identità di posizione processuale e all'affievolimento delle esigenze cautelari. Le censure del ricorrente che si limitino a vaghi riferimenti a elementi processuali emersi in dibattimento, senza indicarne la specifica incidenza in ordine alla gravità indiziaria e alle esigenze cautelari, sono inammissibili per genericità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 174/2015 TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA, del 15/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO ESPOSITO;
sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), chiedeva dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) - di fiducia - che chiedeva l'annullamento dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
Con ordi…

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