Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, nell'esaminare i ricorsi presentati dalla società Life S.n.c. di Ymreaj Fation e C. contro il Comune di Padova e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Gli atti e provvedimenti impugnati, sia quelli della Soprintendenza che del Comune, aventi ad oggetto la regolamentazione delle concessioni di suolo pubblico per attività di somministrazione di alimenti e bevande in aree di interesse culturale, hanno perso la loro efficacia in quanto connessi a concessioni temporanee scadute, senza che residui un interesse della ricorrente all'annullamento degli stessi. Pertanto, il ricorso principale e i motivi aggiunti di cui al giudizio Rg. n. 37 del 2020 devono essere in parte dichiarati improcedibili e in parte respinti. 2. L'accordo di collaborazione stipulato tra il Comune di Padova e la Soprintendenza, impugnato con il ricorso Rg. n. 717 del 2020, non incide in via immediata sulla sfera giuridica della società ricorrente, in quanto le relative prescrizioni sono finalizzate a conformare il contenuto e gli effetti di future concessioni di occupazione di suolo pubblico. Pertanto, in assenza di un interesse attuale e concreto, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile. 3. Le spese di entrambi i giudizi riuniti sono integralmente compensate, in considerazione della particolare complessità e delicatezza della controversia.