Il provvedimento di revoca di un'autorizzazione amministrativa, adottato sulla base di un'informativa antimafia negativa, deve essere adeguatamente motivato, nel rispetto del principio di legalità e del diritto di difesa del destinatario. L'Amministrazione è tenuta a valutare attentamente la situazione concreta, verificando la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto per l'adozione del provvedimento, nonché a garantire il contraddittorio con l'interessato. La revoca non può essere disposta in modo automatico o arbitrario, ma deve essere il risultato di un'istruttoria approfondita e di una motivazione congrua ed esaustiva, che consenta all'interessato di comprendere le ragioni del provvedimento e di esercitare pienamente il proprio diritto di difesa. Il principio di proporzionalità impone inoltre all'Amministrazione di valutare la gravità della situazione e l'adeguatezza della misura adottata, evitando provvedimenti sproporzionati o eccessivamente afflittivi rispetto alle esigenze di tutela dell'ordine pubblico e della legalità. In caso di modifica della compagine societaria, tale da eliminare i presupposti per l'adozione del provvedimento di revoca, l'Amministrazione è tenuta a rivalutare la situazione e, ove ne ricorrano i presupposti, a procedere all'annullamento in autotutela del provvedimento precedentemente adottato.