Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16462 del 20 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16462PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria posizione gerarchica e delle relazioni instaurate nell'esercizio delle funzioni, si appropria fraudolentemente di denaro destinato al pagamento di bollette per servizi pubblici, realizzando un sistema di falsi pagamenti e di accesso abusivo a sistemi informatici, commette gravi reati di peculato, falso ideologico e accesso abusivo, che denotano una spiccata propensione alla reiterazione criminosa e un concreto pericolo di inquinamento probatorio, giustificando l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in assenza di presupposti per la concessione della sospensione condizionale della pena. La gravità dei fatti, le modalità e le circostanze della condotta, la non occasionalità dei reati e il rilevante danno economico arrecato all'ente pubblico di appartenenza, costituiscono elementi idonei a desumere la spregiudicatezza dell'agente e la sua propensione a strumentalizzare a scopi illeciti l'esercizio delle funzioni pubbliche rivestite, avvalendosi di altri soggetti per la realizzazione dei reati programmati. Il pericolo di reiterazione criminosa e di inquinamento probatorio, valutati in relazione alla concreta fase procedimentale in corso, giustificano l'adozione della misura cautelare più grave, in assenza di misure meno afflittive idonee a scongiurare tali pericula libertatis.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1467/2014 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 14/10/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;

sentite le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO Oscar nel senso della inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 29 settembre 2014, il Gip del Tribunale di P…

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