Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14181 del 27 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:14181PEN

Massima

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Il diniego di misure alternative alla detenzione per il condannato per reato ostativo ai sensi dell'art. 4-bis ord. pen. è legittimo qualora non vi sia stata collaborazione con la giustizia e non sia stata dimostrata l'impossibilità di prestarla. Il giudice di sorveglianza, nel valutare l'ammissibilità di tali misure, deve verificare l'effettiva sussistenza di tali presupposti, non potendo fondarsi su una mera formula di stile, pena l'invalidità del provvedimento per difetto di motivazione. Tuttavia, il venir meno dell'interesse del condannato a ottenere una pronuncia in punto di concessione di misure alternative, a seguito della sua scarcerazione per integrale espiazione della pena, determina l'inammissibilità del relativo ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. COCOMELLO Assunta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/03/2017 del TRIB. SORVEGLIANZA di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROCCHI GIACOMO;
lette le conclusioni del P.G. D.ssa MARINELLI Felicetta che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il, Tribunale di Sorveglianza di Napoli dichiarava inammissibili le istanze avanzate da (OMISSIS), condannata alla pena di a…

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