Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 46956 del 20 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:46956PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la correttezza della motivazione della sentenza impugnata, verifica se i giudici di merito abbiano logicamente giustificato la loro valutazione sulla sufficienza degli elementi di natura indiziaria acquisiti al processo al fine di pervenire all'affermazione di responsabilità e se abbiano correttamente applicato i criteri di valutazione della prova indiziaria previsti dall'articolo 192 c.p.p.. Il sindacato di legittimità sul procedimento logico che consente di pervenire al giudizio di attribuzione del fatto con l'utilizzazione di criteri di inferenza, o massime di esperienza, è diretto a verificare se il giudice di merito abbia indicato le ragioni del suo convincimento e se queste ragioni siano plausibili, nel rispetto dei principi di completezza, correttezza e logicità. Pertanto, il giudice di legittimità non può ricostruire e valutare i fatti diversamente da quanto compiuto dal giudice di merito, ma deve sindacare la correttezza del ragionamento di questi sulla valutazione relativa all'efficacia indiziaria dei fatti accertati. Inoltre, la valutazione in ordine alla destinazione della droga (se al fine dell'uso personale o della cessione a terzi), ogniqualvolta la condotta non appaia indicare l'immediatezza del consumo, è effettuata dal giudice di merito secondo parametri di apprezzamento sindacabili nel giudizio di legittimità soltanto sotto il profilo della mancanza o della manifesta illogicità della motivazione. Infine, la circostanza attenuante speciale del fatto di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 può essere riconosciuta soltanto nell'ipotesi di minima offensività penale della condotta, da escludersi nel caso di detenzione di quantitativi non modici di sostanza stupefacente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo G. - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. D'ISA Claud - rel. Consigliere

Dott. BLAIOTTA Rocco M. - Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. GU. PI. n. il (OMESSO);

2. RU. DA. n. il (OMESSO);

Avverso la sentenza della Corte d'Appello di Bologna n. 1979/2010 del 21.01.2011;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

Udita in PUBBLICA UDIENZA del 2 novembre 2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CLAUDIO D'ISA;

Udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. RIELLO Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

Per l'imputato GU. l&…

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