Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37007 del 6 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:37007PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'appartenenza di un soggetto a un'associazione di stampo mafioso, anche se non definitivamente accertata, può essere desunta da plurimi elementi indiziari, quali precedenti condanne irrevocabili di altri appartenenti al medesimo sodalizio criminoso, conversazioni intercettate che evidenziano il ruolo di capo e il ricorso a metodi intimidatori, nonché il compimento di reati-fine tipici dell'agire mafioso, come l'estorsione. Tali indizi, valutati complessivamente dal giudice del riesame, possono giustificare l'applicazione di misure cautelari personali, anche in assenza di una condanna definitiva per il reato di associazione mafiosa, in ragione del carattere permanente di tale delitto. Inoltre, il giudice può ritenere provati i gravi indizi di colpevolezza in ordine a reati-fine come l'estorsione sulla base di elementi indiziari, quali conversazioni intercettate e dichiarazioni della persona offesa, senza che assuma rilievo decisivo l'assoluzione in un precedente procedimento per una fattispecie aggravata dal metodo mafioso, ove tale assoluzione non abbia investito la circostanza aggravante in quanto tale. Infine, il giudice può fondare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di intestazione fittizia di beni sulla base di intercettazioni che contengano riferimenti espliciti all'attribuzione fittizia della proprietà di un immobile, senza che assuma rilievo decisivo la deduzione di rapporti economici tra il soggetto e un suo debitore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angel - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/03/2016 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere ANGELO CAPUTO;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione dott. Salzano F., che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito altresi' per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza deliberata in data 11/03/2016, il Trib…

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