Il reato di detenzione di materiale pedopornografico si configura anche in assenza del materiale effettivamente rinvenuto, qualora risulti provata la condotta di procurarsi e detenere tale materiale sulla base di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, come le conversazioni online in cui l'imputato richiede e riceve fotografie di minori in pose sessualmente esplicite. La pluralità di condotte di procurarsi e detenere materiale pedopornografico, anche se riferite allo stesso materiale, integra il reato di detenzione di materiale pedopornografico in continuazione, in quanto rappresentano diverse modalità di perpetrazione del medesimo illecito. La determinazione della pena, in tali casi, deve tenere conto della gravità oggettiva dei fatti, della condotta dell'imputato e della giovanissima età della vittima, senza che il mancato riconoscimento di circostanze attenuanti generiche possa ritenersi illogico o contraddittorio ove adeguatamente motivato. L'aumento di pena per la continuazione interna è altresì legittimo e congruamente motivato quando la pluralità di condotte di procurarsi il materiale pedopornografico risulti provata.