Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38306 del 18 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:38306PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'articolo 416 c.p. richiede la prova di un vincolo stabile e duraturo tra i partecipi, finalizzato alla commissione di una pluralità di delitti, desumibile da elementi indiziari che, valutati complessivamente e in modo logico, resistano a interpretazioni alternative e consentano di ritenere in modo altamente probabile l'attribuzione del reato all'indagato, pur senza raggiungere la certezza propria del giudizio di cognizione. A tal fine, rilevano non solo i contributi materiali e causalmente rilevanti dei singoli partecipi ai reati-fine, ma anche la consapevolezza dell'indagato di far parte di una struttura organizzativa stabile e dedita alla commissione di più delitti, desumibile da elementi quali la reiterazione delle condotte illecite, i frequenti contatti tra gli associati, l'assunzione di ruoli specifici e intercambiabili, la disponibilità del soggetto a realizzare le condotte delittuose, nonché la sua presenza e il suo comportamento in occasione dell'esecuzione di attività illecite. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli indizi, sindacabile in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa e più favorevole valutazione delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del tribunale del riesame di MILANO in data 19/02/2014;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessio Scarcella;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'Ambrosio Vito, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udite, per la ricorrente, le conclusioni dell'Avv. (OMISSIS), che ha …

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