Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35683 del 13 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:35683PEN

Massima

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Il termine di prescrizione del reato di diffamazione può essere sospeso per effetto dei rinvii delle udienze dovuti a legittimi impedimenti delle parti o dei difensori, determinando così il prolungamento del termine finale di prescrizione. Il giudice è tenuto a verificare attentamente la sussistenza di tali cause di sospensione, senza poter ritenere automaticamente prescritto il reato sulla base della mera decorrenza del termine ordinario di prescrizione. La valutazione della prescrizione deve essere effettuata considerando tutte le circostanze che hanno determinato la sospensione del termine, al fine di accertare se il reato risulti effettivamente prescritto alla data del provvedimento conclusivo. Il principio di diritto che emerge è che il termine di prescrizione del reato può essere prolungato per effetto delle sospensioni dovute a legittimi impedimenti delle parti, la cui verifica è un obbligo del giudice ai fini della corretta declaratoria di prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI SALERNO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 15/2005 GIUDICE DI PACE di SALA CONSILINA, del 12/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha co…

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